Cavatelli

Come tutto il resto d' Italia, in questi giorni, chiusi in casa e senza troppe cose da fare, ci siamo messi a cucinare tutte quelle cose che non abbiamo mai tempo di fare e che allo stesso tempo ti fanno sentire un po' più coccolati e un po' più a casa (semmai ce ne fosse bisogno).


Il terzo giorno di quarantena per noi è stata la volta dei cavatelli.

Per 4 porzioni abbondanti:
Le dosi sono tutte a occhio.

Per iniziare ho messo sulla spianatoia due bicchieri di farina e crato la classica fontana.
A questo punto ho iniziato ad aggiungere al centro l'acqua bollente e man mano, aiutandomi con la forchetta ho iniziato a portare la farina verso il centro fino a che tutta la farina non si era inumidita.
In questo momento ho iniziato ad aggiungere farina, non abbiate paura, ce ne andrà un bel po' ma va aggiunta poca alla volta, man mano che l'impasto ne richiede. Quindi impastate con le mani e continuate ad impastare fin che l'impasto non sarà più appiccicoso ma allo stesso tempo dovrà risultare morbido. Non va lavorato molto.

Coprite la palla d'impasto con una ciotola e laciate riposare per 15 minuti.

A questo punto io procedo così: stendo un pezzo d'impasto con il matterello in uno strato di circa mezzo centimetro, da questo ritaglio delle striscioline e da queste striscioline ricavo dei rettangolini che poi andrò a cavare per dargli la tipica forma.

Per la cottura, li butto in abbondante acqua salata bollente e, da quando tornano a galla, li tengo circa 5 minuti controllando di tanto in tanto la cottura. Più cuociono, più tendono ad indurirsi, quindi bisogna beccare il momento preciso.

Noi li abbiamo conditi con un sughetto dato da pancetta rosolata e cime di rapa. Li abbiamo scolati direttamente nella padella del sughetto in modo che con un pochetto d'acqua di cottura si è venuta a creare una splendida cremina.