In quarantena villarelli's home

I nostri vicini




Questi giorni di quarantena molto tempo lo sto passando fuori al balcone, tempo permettendo, o affacciata alla finetra a cercare un po' di quella libertà che tanto ci manca. E così sto imparando a conoscere i miei vicini...
Iniziamo dalla coppia di palestrati. Lui sempre in mutande che fa esercizi in casa che quando lascia la finestra apert si sentono suoni disumani e lei ogni tanto fa esercizzi con lui. Hanno un gatto e una tovaglia, sì una tovaglia, che è appesa ai fili sul balcone da inizio quarantena, le ha passate davvero tutte, dalla nevicata di inizio marzo, alla pioggia, al vento assurdo della scorsa settimana ai 26 gradi del weekend di pasqua, lei è ancora lì. A tutto ciò d una settimana sul loro balcone si è accesa anche la luce che ovviamente non verrà mai spenta, forse per tenere compagnia alla tovaglia che ormai sta prendendo vita. PS sono gli unici vicini che quandoincrociamo sul balcone scappano via anche se abbiamo provato a salutarli per buon vicinato, ma niente.

Nello stesso palazzo ma al piano terra abitano due vecchietti. Lui sta passando le giornate a fare solitari al pc, lei ha la strana abitudine di mettere ad asciugare la spugnetta dei piatti fuori dalla finestra. Ogni tanto passa la loro nipote a fargli un saluto, lei si mette sotto il loro balcone e stanno un po' lì a chiacchierare e il nonno un giorno le ha passato un bustone immagino pieno di cibo attaccandlo ad uno spago e calandoglielo dal balcone, è stata una scena estremamente dolce.

Al piano di sopra c' è una signora che passa molto tempo sul balcone a prendere il sole e a fare videochiamate, deve amare molto le piante perchè un giorno l'abbiamo vista trafficare una montagna di sacchi di terra e molte piante.

Più c'è a sognora che ci ha detto che facevamo bene a sfruttare il terrazzo quando ci ha visti mangiare su un asse da stiro a mo' di tavolo (chissà se se ne era accorta) e che mi saluta ogni volta che ci vediamo, e poi il signore che sbatte fuori dalla finestra la tovaglia ogni volta mentre noi stiamo ancora mangiando e, secondo me, ci guarda e la vecchietta dell'altro palazzo che lancia la spazzatura dal balcone per poi scendere e andarla a buttare.

Nell'altro palazzo ancora poi c'è Elena, il suo compagno, il loro bimbo e il loro gattone nero che guarda sempre giù. Anche con lei ci salutiamo sempre, la prima volta è stata durante uno di quei flashmob delle 18, e infine i bambi sopra di lei che, se siamo fuori al balcone, passano il loro tempo a salutarci ad alta voce.

E chissà tutti loro cosa pensano di noi, con un asse da stiro sul balcone, che spesso abbiamo un bicchiere di vino in mano e di me che ogni mattina dopo colazione esco in pigiama con lo spuzzino per dare l'acqa al mio "orto" da cui non sta spuntando niente...

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